Hai mai letto o sentito parlare del blog di Beppe Grillo? E’ il weblog più letto in Italia e ai primi posti tra quelli più visitati nel mondo. Il caso di Beppe Grillo rappresenta solo la la punta di un iceberg; il fenomeno, nato alla fine degli anni 90, cresce ogni giorno esponenzialmente, tanto da diventare il medium per eccellenza per veicolare l’informazione indipendente e il pensiero di milioni di persone. Il blog è un sito Internet che consente la pubblicazione, a un utenza spesso digiuna di conoscenze tecniche, di storie, informazioni, diari, etc. I suoi ingredienti?
Oggi vengono presentati i dati di Diario Aperto, un sondaggio realizzato da SWG in collaborazione con Università di Trieste, Splinder e Punto Informatico. Hanno preso parte all’indagine oltre 4000 autori e lettori di blog: il campione analizzato ha una scolarità superiore alla media italiana e, tendenzialmente, dichiara di avere un forte ascendente sugli altri. Persone come queste incarnano la vera natura del blogger: l’istinto di voler dire (scrivere) la propria opinione e di confrontarsi con un utenza sempre più wide. L’83,9% degli intervistati ripone molta o abbastanza fiducia nei blog autorevoli, più che nei quotidiani cartacei (73,1%) o nelle loro versioni online (75,6%), superando anche il confronto con telegiornali e radiogiornali (45,6%). Per chi da tempo naviga, scrive, si informa e si diverte nei blog nulla di nuovo, se non una ulteriore conferma. I commenti sono l’elemento più socialmente interattivo dei blog: spesso si aprono interessanti scambi d’idee e discussioni, più raramente vere e proprie risse virtuali (flame) che, comunque, accendono e rendono più pepeto il dibattito.